Una domanda davvero difficile a cui rispondere. In questo post proveremo a analizzare i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le scelte.
C’è chi dice “chi fa da sé fa per tre” e chi “l’unione fa la forza”, “chi trova un amico trova un tesoro” e chi invece preferisce stare da solo; tante sono le sfumature che può assumere il Cammino a seconda di come e con chi lo si fa!
Comincio raccontando un po’ la mia esperienza personale.
Ho deciso di partire da solo. La mia in realtà non è stata una scelta “volontaria”, nel senso che se avessi trovato qualcuno con cui farlo nel periodo che avevo scelto, probabilmente sarei partito in compagnia, ma sarebbe stata un’esperienza completamente diversa. Tanti sono i camminatori solitari che ho incontrato, e ognuno con una bellissima storia da raccontare.
Quando cominciai a dire ai miei amici che volevo fare il Cammino di Santiago, la prima reazione comune a tutti è stata: “dai, davvero? Che bello! Voglio venire anche io!”. Nel giro di un paio di settimane sembrava dovessimo partire in 20. Poi ho detto che volevo farlo a settembre, per non trovare troppa gente e perché comunque ad agosto avevo già altri impegni. Inutile dire che da 20 siamo passati a essere 10.
Sicuramente però il gradino più alto è stato quando ho detto: “Bene allora farò tutto il Cammino Francese” 800 km a piedi.
A quel punto, dopo un momento iniziale di stupore, mi guardavano come se fossi matto e d’improvviso non avevo più follower! 😛
Sì, posso capire questa reazione e tutti i dubbi connessi, in effetti sembrano e sono tanti chilometri, ma chi può definire cos’è “tanto”? Comunque sia, è un’esperienza incredibile, difficile da spiegare, e non impossibile da fare suddividendolo in piccole tappe e, se hai tempo, il mio consiglio è di prenderti quel mese e farlo dall’inizio alla fine…vedrai non te ne pentirai!
I vantaggi di camminare in solitaria
Cammini con la tua andatura
Non è un dettaglio irrilevante. Non devi aspettare chi è più lento di te, o viceversa non sei costretto a rincorrere chi ha un’andatura più rapida e soprattutto se ti piace un posto o vuoi vedere qualcosa di particolare puoi farlo in tranquillità.
Capisci i tuoi limiti
Diciamolo, che tu sia da solo o in compagnia, il Cammino di Santiago è prima di tutto una sfida con te stesso! Avresti mai pensato di poter camminare così tanto e per giorni consecutivi? Come ti dicevo prima, i chilometri sono tanti. Non per forza serve una preparazione atletica da maratoneta, anche se un po’ di allenamento non guasterebbe, ma cosa molto più importante è la preparazione mentale per metabolizzare quello che stai facendo.
Ti scordi i problemi
Ognuno di noi ha i suoi. La camminata costante ha questo effetto benefico di aiutare a svuotare la testa passo dopo passo. Camminando si ossigena meglio il cervello e di conseguenza si ragiona in maniera più oggettiva. Capiterà un momento in cui finalmente senti che i tuoi problemi stanno man mano scoprendo, capisci che non sono dei veri problemi, oppure gli hai risolti. Ecco, in quel preciso istante concentrati sui tuoi obiettivi. Provare per credere! 😉 Se sei in gruppo ti risulterà più difficile focalizzarti su di te senza distrazioni.
Ti aiuta a riflettere
Ultimo ma forse primo vero punto di forza, avere la possibilità di riflettere. Viviamo in un mondo frenetico, in cambiamento costante, dove il tempo ha sempre più valore. Passano giorni, settimane, mesi e anni senza che ci fermiamo a riflettere sulla nostra vita, sulle situazioni in cui ci troviamo, senza una pausa per guardare dentro noi stessi, capire chi siamo e dove vogliamo arrivare. Credo che questo sia il grande regalo che il Cammino ci fa e che personalizza per ognuno di noi. In solitaria questo regalo risulterà più prezioso.
Gli svantaggi di camminare in solitaria
La solitudine
In primis sicuramente la solitudine. Se non hai mai fatto viaggi da solo o non sei abituato, beh questa potrebbe essere la volta buona! Leggevo un articolo tempo fa sulle paure più diffuse tra le persone, una che spesso era ai primi posti della classifica è proprio il sentimento di sentirsi soli. Camminare in mezzo a un sentiero senza fine, col sole a picco, dove l’unico rumore che senti è quello dei tuoi passi per ore ti metterà faccia a faccia con questa paura, la conoscerai e sarà una bella battaglia, fa che diventi una buona occasione per sconfiggerla! 🙂
Non poter condividere tutto
Non poter condividere momenti, foto, emozioni con le persone a te care. Ti ricorderai sicuramente la citazione finale del film Into the Wild (se non l’hai visto guardalo, potrebbe aiutarti a entrare nel clima), in cui dice “Happiness is only real when shared”, la vera felicità sta nella condivisione. In ogni caso, anche se i tuoi amici storici non saranno con te, ti garantisco che con un minimo di spirito di socializzazione ti farai nuovi amici e non sarai mai del tutto solo.
I vantaggi di camminare in gruppo
Superi i tuoi limiti
Magari passi tutto l’anno seduto su una scrivania e la tua preparazione fisica è inferiore a quella del tuo gatto che passa le giornate a dormire. Il confronto con un modello di riferimento simile a te stesso ti stimolerà a dare qualcosa in più. Se vedi qualcuno come te che riesce a farlo, puoi trovare la forza per una prestazione uguale o maggiore!
Farsi forza a vicenda
Dicono che le difficoltà aiutino a unire le persone. Questa frase l’ho vista diventare una realtà concreta in molti Paesi dove magari lo stile di vita non è facile, però le persone si aiutano molto tra di loro. Un compagno con cui condividere i momenti difficili può essere un buon supporto!;)
Senso di sicurezza
Se, come ti spiegavo sopra, la solitudine ti spaventa, avere sempre qualcuno al tuo fianco può farti sentire più sicuro, soprattutto in caso di inconvenienti durante il percorso.
Budget
In alcuni momenti molto concreti (per esempio cene in ristoranti o pensioni private in caso gli alberghi sian pieni), dividere le spese può esser utile. In generale però questo discorso non farà la differenza nel Cammino.
Gli svantaggi di camminare in gruppo
Compromessi
Per quanta affinità tu possa avere con il tuo o i tuoi compagni di viaggio, non sempre si avrà lo stesso punto di vista su tutto, e dovrai scendere a compromessi in più di un’occasione, magari su dove andare a mangiare, sulle cose da vedere, sul fermarsi a dormire in un posto piuttosto che un altro.
Privacy
Nel cammino, soprattutto la sera ci saranno momenti in cui ti piacerebbe tanto avere la tua privacy ed essere da solo, ma nelle immense camerate sarà quasi impossibile…dovrai impegnarti a cercare albergues piccoli, meno turistici e più nascosti dove ricercare la tranquillità!;)
Quindi che tu decida di fare il cammino da solo o in gruppo, potrai sempre alternare momenti in cui cammini da solo, a momenti in cui stai con persone del tuo gruppo o quelle che incontri lungo la strada.
Vedrai che in questo contesto le persone tendono a essere molto più aperte e disponibili a raccontarsi senza timidezza, anche se normalmente non lo farebbero. L’ideale del gruppo secondo me può essere darsi appuntamento a fine giornata in un posto e lasciarsi stupire da chi incontrerai durante il giorno. Poco importa come deciderai di farlo perché raramente avrai l’opportunità di essere del tutto solo, specialmente se vai in estate! 😉
Se sei credente poi, sai bene che solo non sei mai e vedrai che ci sono posti, persone e occasioni che ti faranno vivere un intenso percorso spirituale, nonostante questo suo iniziale significato sia un po’ scemato nel tempo.