Cammino di Santiago: quale scegliere? [GUIDA DEFINITIVA]

Molte sono le leggende e le storie che avvolgono il Cammino di Santiago. Nei secoli infatti il Cammino è stato percorso da molti fedeli come pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo.

Ma se si finito qua, probabilmente è perché dentro di te senti che vuoi dare una svolta alla tua vita.

Con tutta probabilità vuoi fare il Cammino di Santiago!

Ahn, se vuoi sapere di più sulla vera storia del Cammino di Santiago, guarda questo articolo.

Comunque…

Lo sapevi che esistono ben 6 Cammini di Santiago?

Eh già! Io la prima volta che l’ho fatto, non lo sapevo. Per me il Cammino di Santiago era uno, in un certo senso è così.

Ad ogni modo, di seguito voglio illustrarti brevemente questi sei Cammini, in modo che ti possa fare una panoramica e scegliere quello che più senti tuo. 🙂

 

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I cammini che portano a Santiago sono principalmente sei:

  1. Cammino del Nord (da Irún a Santiago circa 830 km).
  2. Cammino Portoghese (da Lisbona a Santiago circa 630 km).
  3. Via della Plata (da Siviglia a Astorga circa 700km, poi verso Santiago circa 900 km).
  4. Cammino Sanabrese (da Granja de Moreruela a Santiago circa 340 km).
  5. Cammino Primitivo (da Oviedo a Santiago circa 290km).
  6. Cammino Francese (da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago circa 800 km).

 

NB: Le distanze riportate sono indicative e ci sono differenze tra le varie guide, dovuto a deviazioni o alternative possibili lungo i cammini.

Oltre a questi poi ce ne sono di minori o meno conosciuti che si intersecano o collegano in tutta la penisola.

Interessante vero? Prima di continuare, se non l’hai già fatto e apprezzi quello che sto facendo, ti chiedo di mettere un like alla pagina, direttamente qui sotto, a te non costa nulla ma per me è fonte di grande soddisfazione. 🙂

 

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Cammino del Nord

Percorso: da Irún a Santiago.
Distanza: circa 830 km.

Il camino del Nord, o della Costa, comincia nei paesi baschi, nella città di Irún (ponte di Santiago), al confine nord tra Francia e Spagna e si sviluppa da est verso ovest.

Il percorso segue l’antica via romana, la via Agrippa, passando per le province di Euskadi (Territorio Basco), Cantabria, Asturie e Galizia e in alcuni punti incontra il Cammino Francese attraverso delle deviazioni (ad Arzúa, al tunnel di San Adrian verso Santo Domingo de la Calzada, o Oviedo in direzione Lugo e Palas do Rey).

Questo Cammino costeggia l’atlantico fino alla Galizia ed è stato il primo ad essere praticato, per due motivi principali:

Il primo è che le navi provenienti dal nord Europa attraccavano facilmente nei porti della costa nord della Spagna.

Il secondo è che si svolgeva per intero in territori controllati dai re e principi cristiani, quindi al sicuro dagli arabi che occupavano la maggior parte della Spagna e Portogallo.

Nei secoli successivi, con la conquista di territori e l’allontanamento degli arabi, la Spagna controllata dai cristiani si estese gradualmente verso sud e quindi i pellegrini preferirono il Cammino Francese, più uniforme e con meno dislivelli.
Il percorso che passa per il centro della Spagna inoltre era meglio collegato con le città e centri urbani più importanti rispetto a quello costiero.

Il cammino del Nord è un itinerario collinare a strapiombo sul mare, separato con l’entroterra dalla Cordigliera Cantabrica, una barriera montuosa che prosegue la Catena dei Pirenei e divide la costa e l’interno della Spagna.
Il percorso si sviluppa con continui “sali-scendi” e assenza di pianure, il tutto accompagnato da una costante brezza marina.

Detto così sembra una specie di tortura, ma tranquillo, il paesaggio e le spiagge dove fermarsi a far una nuotata gli rendono giustizia! 🙂
Alcuni tratti si fanno costeggiando l’oceano, mentre altri un po’ più internamente, ma si percepisce comunque la presenza non lontana del mare.

Ostelli e rifugi sono meno presenti rispetto al Cammino Francese, ma nulla di irrisolvibile. Se ne trova uno ogni 25/30 km, anche se di anno in anno, a causa dell’aumento costante dei pellegrini, ne aprono di nuovi.

Direi che, tra tutti i Cammini, quello del Nord e quello Primitivo sono i più impegnativi.

Molte parti del percorso (purtroppo) sono su superficie asfaltata, anche se in genere c’è poco traffico. Di tanto in tanto si incrocia la Carretera Nacional (634).

Il clima è influenzato dall’oceano, abbastanza variabile con presenza di piogge, che contribuiscono a mantenere la temperatura fresca.

Invece di trovare distese di campi da attraversare sotto il sole, (es. Mesetas del Cammino Francese) , qui troviamo le rias, profonde rientranze che si insinuano nell’entroterra, molto numerose in Galizia, ma che si trovano lungo tutto il percorso. Questa tortuosità rende il cammino circa 50 km più lungo rispetto a quello Francese.
La vegetazione invece è costante e diffusa (dovuto appunto al clima piovoso) composta da territori coperti di boschi e grandi distese di pascoli.

Chi ha fatto il Cammino Francese si troverà in un ambiente molto diverso.

 

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Cammino Portoghese

Percorso: da Lisbona a Santiago.
Distanza: circa 630 km.

La città di Lisbona è considerata il punto d’inizio del Cammino Portoghese che arriva a Santiago. È lungo circa 630 km e come per quello del Nord, è stato uno dei più frequentati perché vicino alla costa, di facile attracco per le navi.

Il Cammino si sviluppa da sud verso nord con la possibilità di seguire il percorso segnalato o prendere una deviazione lungo la costa per ricongiungersi nella città di Vigo.
L’opzione costiera al momento non conta la presenza di numerosi ostelli, ci sono eh, ma solamente non moltissimi diciamo. In ogni caso, si trovano pensioni alternative a basso costo.

Nota importante: se decidi di partire da Lisbona, sappi che la segnaletica fino a Porto lascia a desiderare e il percorso è in buona parte su asfalto. Iniziando il Cammino Portoghese dalla città di Porto invece non avrai problemi.

Questo fatto si spiega facilmente perché più ci si avvicina a Santiago e più persone tendono a fare i tratti finali di 100/200 km dei vari cammini.
Questo Cammino di solito è il preferito per chi non ha molto tempo a disposizione perché si può partire facilmente da varie città. Tra queste ti segnalo Valencia (Portogallo) con un percorso di circa 108 km, o Porto di circa 227 km, oltre ovviamente a Lisbona con 630km.

Se decidi di farlo tutto è consigliabile partire muniti di guida, in quanto spesso gli abitanti della zona non saranno tanto pratici nel darti indicazioni sulla via che porta a Santiago, perché loro intendono come pellegrinaggio quello che va a Fatima.

Un aspetto tipico di questo Cammino sono le stazioni dei pompieri (Bombeiros) che spesso fungono da rifugi per i pellegrini; nelle grandi città queste stazioni, sono totalmente gestite da professionisti, mentre nei piccoli centri abitati c’è anche un buon numero di volontari che si prestano al servizio di accoglienza/protezione civile.

Ahn, una deviazione di rilevanza che ti segnalo è nella città di Santarem, dove il pellegrino ha due opzioni di scelta: la prima è quella di proseguire lungo il Cammino verso Golega e poi Tomar, mentre la seconda è di deviare per arrivare al Santuario di Fatima.
Nel caso si scelga questa seconda ipotesi, conviene prendersi un giorno in più per tornare sulla via Lusitana.

 

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Via della Plata

Percorso: da Siviglia a Astorga a Santiago.
Distanza: circa 900 km.

La Via de la Plata, letteralmente “via dell’argento”, inizia a Siviglia e attraversa da sud a nord tutto l’entroterra spagnolo (potremmo quasi dire che è un Cammino parallelo a quello Portoghese, più lungo e più interno).

Il nome potrebbe derivare dalla parola araba balath (pavimento in pietra), poi modificata nel tempo in blata, ma sicuramente era anche una strada usata per lo scambio di merci. Anticamente fu una strada romana che collegava le antiche città spagnole di Italica e Asturica Augusta. Come la maggior parte delle strade romane, fu costruita per facilitare lo scambio di merci e rendere più sicuro il transito sul territorio.

Anche dopo la fine dell’Impero Romano fu tenuta in uso dagli arabi e successivamente dai cattolici fino quasi agli inizi del XIX secolo, per poi essere sostituita da strade più moderne che passano parallele a questa.

Nelle strade romane, ad ogni “miglio romano” (circa 1500 metri) era posta una specie di “lapide” ai bordi della strada, progressivamente numerate. Possiamo dire che questo aspetto si è mantenuto nel tempo, infatti lungo il Cammino possiamo ancora trovare questi blocchi di pietra, usati ora per indicare la distanza che ci separa da Santiago.

Lungo il cammino inoltre vennero costruite delle stazioni di ristoro (spesso e volentieri per far riposare i cavalli o cambiarli per lo scambio della posta).
Nel corso del tempo alcuni di questi avamposti si sono trasformati in paesi o città.

Lungo questo percorso inoltre, troviamo la presenza di ponti romani in alcune città come Merida, Salamanca o Valdesalor.

Questo Cammino è un percorso verticale che incrocia altri Cammini in vari punti:

Da Granada, attraverso Cordoba, a Merida, + 370km (aggiunta al Cammino Sanabrese).

Aggiungendo 190 km da Huelva a Zafra (Cammino del Sud).

Volendolo allungare, da Cadiz a Sevilla, + 180km (Via Augusta).

Da Valencia a Zamora, ben 805km in più (cammino del Sudest o del Levante).

Ha varie deviazioni di percorso e ci si può collegare ad altri itinerari in più punti, in particolare:

Da Zamora si prende la deviazione Portoghese della Via della Plata.

Incrocia il Cammino Sanabrese a Granja de Moreruela, proseguendo a ovest.

Nella città di Astorga si unisce a quello Francese.

L’itinerario da Siviglia per Granja de Moreruela e Orense, è quello più noto, più frequentato dai pellegrini, con più servizi, meglio segnalato e con più albergues.

Il Cammino Via della Plata (al contrario di quello Francese) inizia in modo soft, in pianura, ma si rivela subito una breve parentesi della prima tappa. Dalla seconda in poi infatti il percorso è collinare.

Tranquillo le pendenze non sono particolarmente impegnative. Il punto più alto del Cammino è il Pico de la Dueñas, a 1400 metri, circa a metà del Cammino.

Potremmo dividere l’itinerario nella seguente maniera:

  • Zona Andalusia e Extremadura: altipiani con lievi dislivelli.
  • Zona Salamanca e Zamora: mesetas.
  • Zona Galizia: collinare con sinuosi sali-scendi.

Durante il percorso si attraversano quattro dei cinque grandi fiumi della Spagna: il Guadalquivir a Sevilla, la Guadiana a Merida, il Tajo ad Alcantara ed il Duero a Zamora.

La Via de la Plata è caratterizzata da imponenti alberi, le querce, presenti in buona parte del Cammino. Sviluppandosi nella parte centrale della Spagna, troviamo alcune caratteristiche in comune con quello Francese, quali le Mesetas, della parte centrale, da Salamanca a Zamora.

Un elemento tipico che caratterizza l’ambiente è la presenza dei maestosi tori, che pascolano indisturbati. In questo contorno domina il sentimento di solitudine e riflessione che, dal mio punto di vista, è parte integrante di ogni Cammino e merita di esser fatto in solitaria.

Nella parte finale, quando si arriva nella zona della Galizia, si incontrano le tipiche case di pietra, molte delle quali ormai abbandonate, però molto caratteristiche.

Il paesaggio varia molto durante ilCammino. Nella prima parte prevalgono olivi e vigne (Andalusia), e coltivazioni nelle zone pianeggiante delle Mesetas, (Salamanca a Zamora e Bassa Sanabria).

Successivamente il territorio cambia ed è caratterizzato da terreni da pascolo, con prati boschi radi di querce e alberi da sughero. In alcune zone invece, il terreno diventa sassoso e arido.

La vegetazione più rigogliosa, quasi “prealpina”, si incontra fra le province di Caceres e Salamanca.
In Sanabria riappaiono le querce: non più encinas ma robles (roveri).
In alta Sanabria e in Galizia i territori coltivati sono piccoli e contenuti e si incontrano boschi di eucalipto.

Insomma, un Cammino molto variabile e decisamente interessante.

 

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Cammino Sanabrese

Percorso: da Granja de Moreruela a Santiago.
Distanza: circa 340 km.

Il Cammino Sanabrese (anche chiamato de Fonseca o Mozarabe) è un’arteria della Via della Plata, e comincia nella città di Zamora. Da Zamora troviamo due alternative:

La prima è prendere subito verso ovest e ricongiungendosi all’originale nella città di Laza. Qui il paesaggio è collinare, siamo a 600 metri circa sul ldm.

La seconda è arrivare a Granja de Moreruela e poi dirigersi a Santiago (percorso originale). Qui invece ci sono più salite e discese e si tocca un picco di circa 1300 metri sul ldm.

A te la scelta! 🙂

Il Cammino Sanabrese è anche la via diretta per quelli che arrivavano dal centro/sud della Spagna.

Il primo tratto è circondato da campi lottizzati, il secondo con zone di vigneti e di pioppi, mentre una volta entrati in Galizia la vegetazione cambia tra boschi di castagno e maestose querce, anticamente abitati da lupi.

Se ti piace stare immerso nella natura, questo in particolare è l’itinerario che fa al caso tuo.

La segnaletica è buona, realizzata dagli Amici del Cammino di Santiago di questa provincia e dai cippi stradali posti dai vari comuni.

Alla bellezza paesaggistica e naturale di questo percorso, si uniscono la storia e la ricchezza culturale: per esempio, ho da poco scoperto che la cittadina di Tamara, dove si trova la chiesa di Santa Marta de Tera che custodisce l’immagine più antica di San Giacomo, risalente al XII secolo. Meritano anche una visita un po’ più approfondita Rionegro del Puente, Puebla de Sanabria o la città di Orense, capoluogo della Galizia bassa.

Comunque lungo il tragitto si trovano diversi monasteri. A Granja de Moreruela c’è il monastero cistercense di Santa Maria de Moreruela, il più antico di Spagna; in quel che resta si possono ancora ammirare la porta e la fonte del pellegrino.

I servizi sono buoni, in quanto troverai alberghi ogni 15/20 km circa, anche se ti segnalo che tra A Gudiña y Laza non ce ne sono (tappa da 35 km), quindi organizzati bene!

 

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Cammino Primitivo

Percorso: da Oviedo a Santiago.
Distanza: circa 290 km.

Il Cammino Primitivo è uno dei più antichi insieme a quello del Nord.

È il più corto tra i Cammini che arrivano a Santiago, lungo circa 290 km; va da est verso ovest e si percorre nella parte nord della Spagna.

Il nome deriva dal fatto che, quando si sparse la voce del ritrovamento della tomba dell’apostolo Giacomo, i primi a partire in pellegrinaggio furono gli abitanti delle Asturie, in particolare il re Alfonso II.

Inizia nella città di Oviedo, capoluogo del principato delle Asturie e, passando per la Coruña, arriva a Santiago.
Oviedo è facilmente raggiungibile in mezzora dall’Aeroporto delle Asturie con un autobus. Il problema è che questo aeroporto è spesso avvolto nella nebbia, quindi ci sono problemi con i voli.

Tre le possibilità c’è anche quella di atterrare a Valladolid e poi arrivare a Oviedo con un autobus della compagnia ALSA (sito non disponibile in italiano). Se dovessi avere problemi, scrivimi nei commenti a fondo pagina.

È l’unico Cammino che passa per Lugo, città di origini romane che fu un centro molto importante della Galizia. Il percorso non è così lineare come quello Francese e ha tratti simili a quelli del Nord: da Oviedo a Lugo troviamo un paesaggio collinare, tendente al montuoso, con dislivelli di qualche centinaio di metri e continui sali-scendi che richiedono una certa preparazione fisica (non impossibile).

Gli alloggi sono in numero sufficiente e più ci si avvicina alla regione della Galizia, più si trovano albergues e servizi a misura di pellegrino.
Specialmente negli ultimi anni, il principato delle Asturie ha investito molte risorse per rendere viabile questo itinerario, sistemando le zone transitabili dei boschi e cercando di far evitare accuratamente i percorsi asfaltati.

Si cammina prevalentemente su sentieri, tra boschi e pascoli e in genere non è percorso da molti pellegrini, quindi se stai cercando un Cammino da fare il solitaria, questo fa decisamente al caso tuo!
Non ti spaventare, tieni presente però che, come in tutti gli altri, anche qui il numero di pellegrini è in aumento.

Se vuoi saperne di più sul partire in solitaria, ti invito a leggere questo articolo: Cammino di Santiago da solo o in gruppo? Tutto quello che devi sapere.

 

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Cammino Francese

Percorso: da Saint-Jean-Pied-de-Port a Santiago.
Distanza: circa 800 km.

Il Cammino Francese è il più famoso tra i cammini esistenti e uno dei più lunghi tra quelli “ufficiali” che passano per la Spagna.

Per questo motivo ho pensato di creare un articolo a parte molto dettagliato.

Lo puoi trovare qua: Cammino Francese: tutto quello che devi assolutamente sapere.

 

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Ok, ci siamo.

Prima di concludere volevo darti gli ultimi consigli:

Se è il primo che fai, e soprattutto non sei un abile camminatore, il mio consiglio è di fare il Cammino Francese. Se hai tempo prenditi 30 giorni e fallo tutto, sennò lo puoi spezzare facilmente.

Se hai già fatto quello Francese, hai tempo a disposizione e vuoi lasciarti ancora stupire dalle bellezze spagnole, farei sicuramente la Via della Plata.

Se cerchi un Cammino da fare in compagnia, opterei per quello Portoghese, ottimo anche se hai una settimana/dieci giorni perché i vari punti di partenza sono facilmente raggiungibili.

Se vuoi fare un pellegrinaggio in solitaria e non hai molto tempo scegli quello Primitivo; se invece hai più tempo e ti piace il mare andrei sicuramente su quello del Nord.

Ultimo della lista, ma non per bellezza è quello Sanabrese, ideale per chi ha una quindicina di giorni.

Le variabili e le possibilità sono infinite, e ovviamente le mie sono solo delle dritte. 🙂

Calcola che una persona in media può percorrere dai 20 ai 40 km al giorno, dipende dalla tua preparazione fisica, dalla tappa e dalla voglia che hai di camminare!

In ogni caso, poco cambia quale Cammino sceglierai…perché in fondo, è il Cammino che sceglie te!

Si lo so, fa molto frase fatta. 🙂

 

Ok. Allora. Se sei arrivato sino qua credo che hai letto tutto l’articolo. Ti devo fare quindi i miei più sinceri complimenti: è palese che per te il Cammino di Santiago è qualcosa d’importante e se stai pensando di partire, vuoi esserne sicuro.

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